Si dice chein passato furono ritrovati parecchi scheletri con la testa mozzata e da allorain questo polmone verdissimo e rigoglioso, ricco di paludi, fontanili e stagni,venne denominato Valle del Boia! Sembra un titolo di un film , ma vero o falso,sta di fatto che circa 20 anni fa la scoprii e cominciai ad organizzare gare diMTB che sfociarono nel campionato Italiano Udace voluto dall'indimenticatoPres. Francesco Barberis.
Il Parco dei Mughetti e il comune di Cerro Maggiore sono stati lo scenario perfetto per l’apertura del nuovo Master MB Bergamo MTB Cup che rifiata dopo un anno d’agonia causa pandemia che però non ha fiaccato la passione di chi ama il ciclismo. E’ il bello della mountain bike di casa nostra, capace di brillare soprattutto se c’è da ricordare un uomo monumentale come Angelo Gizzi che di Cerro era assessore allo sport e che non esitava a lavorare a fianco degli organizzatori.
Conclusa ieri con la prova di Borgo d'Ale, l’esaltante e partecipatissima stagione agonistica amatoriale della MTB del nuovo corso targato Csain che ha lanciato le basi per un lungo e più che decoroso rapporto di collaborazione basato sul rispetto e la considerazione reciproca.
Da dove cominciamo? Cominciamo col dire che il comitato organizzatore capeggiato da Davide Baldo ed Emanuele Terazzi, che vivono di ciclismo, hanno preparato quest’evento nei minimi particolari, sei mesi di duro lavoro per presentare un gioiello di percorso come quello allestito sul monte Solivo di Borgo Ticino, dalla pulitura alla segnalazione, dalla green zone alle scenografie da grandi eventi , dai premi al ristoro, tutto garantito dalla fusione di due società come il No Work Team e il Ride For Fun e come se non bastasse, coinvolgimento diretto del sindaco Alessandro Marchese che non solo ha patrocinato l’evento ma è anche sceso in campo fisicamente a gestire le partenze e poi a gestire un incrocio nel bosco perché la gara- ci dice convinto - è un ottimo veicolo di promozione del territorio. Manca mezz’ora al via, gli uomini della pro loco e i volontari , debitamente istruiti , si dirigono ognuno alla propria postazione e quando via radio danno l’ok i 180 iscritti scattano per contendersi la 18^ tappa del fortunato master Mb Marcello Bergamo Cup.
Si fa presto a dire organizzatore! Ci sono organizzatori e organizzatori e quelli valenti spesso hanno una storia alle spalle, fatta di sacrifici, passioni e soprattutto amicizie che il tempo non riesce a scalfire e, aggiungiamo noi, una singola gara organizzata non basta a raccontare un organizzatore ma se ininterrottamente ne infili ben 29 come ha fatto Pier Trivi , embè, vuol dire che la passione è granitica e la base, accorsa massiccia, lo percepisce a pelle, come un tatuaggio, come pure i collaboratori che fanno quadrato come i ragazzi della Valle del Ticino che anche quest’anno hanno ripulito, rastrellato e messo in sicurezza il percorso aggiungendo alcuni single trek belli da guidare in questa gran fondo che ha scritto pagine di storia amatoriali.